lunedì 30 giugno 2014

morale calcistica;

In base ad un discorso che vibra spesso tra le pagine facebook ed in generale nell'opinione pubblica, volevo esporre il mio pensiero riguardo al discorso economico nel mondo del calcio ed alle cifre abnormi che girano, nello specifico mi riferisco alla critica morale che si pone verso gli alti stipendi dei calciatori.
Sono un appassionato di calcio.
Ho sempre amato questo sport fin da piccolo, praticato ed attualmente in pratica, ho riscoperto negli ultimi anni anche la passione del seguire quotidianamente il calcio giocato e tutto ciò che ne gira intorno a partire dalla mia squadra del cuore, l'Inter.
Il discorso morale sugli alti stipendi dei giocatori di calcio credo che sia logicamente errato.
Lo stipendio milionario di un calciatore dipende da un determinato tipo di mercato che non reputo possa essere accostato a quello di un semplice 'operaio' dallo stipendio medio di 1000/1500 euro mensili.
Il fatto che l'opera dell'operaio comune (mi viene in mente il muratore) venga moralmente visto come di importanza maggiore rispetto a quella di un calciatore, indicato come una persona che gira dietro ad un pallone, sia logicamente sbagliato per la differente sfera a cui essi appartengono.
Il mercato del calcio implica milioni e milioni di persone che introducono in essi una buona dose di capitali, implica la presenza di sponsor milionari che rivolgono ad esso ingenti somme di capitali, che non possono essere paragonate a quelle del mercato edilizio.
Il fatto che milioni di persone in tutto il mondo, perché di sport di fama internazionale si parla, seguano questo sport, implica una incredibile partecipazione economica che va dai biglietti dello stadio, alle maglie dei propri idoli, ai costi degli abbonamenti tv.
L'incredibile numero di tifosi fa si che si crei questo mercato milionario che porta un altrettanto incredibile numero di sponsor che decide di investire ingenti somme di denaro per via dell'incredibile visibilità mondiale che esso comporti.
Esempio lampante è quello del giocatore del Barcellona Neymar.
È stato pagato qualcosa come 70 milioni di euro. La sua fama in rete come giovane brasiliano, stella nascente e giocatore di grande talento, lo ha fatto conoscere in tutto il mondo.
Nel giro di qualche mese dal suo acquisto il Barcellona aveva già reincassato la cifra spesa in vendita di magliette del giocatore brasiliano.
Inoltre il calcio è un'attività che una persona può giocare ad alti livelli fino ai 35/37 anni in media.
Se avesse uno stipendio 'normale' molti nemmeno lo praticherebbero.
Reputo perciò stupido associare lo stipendio di un operaio a quello di un calciatore.
Reputo anche stupido sollevare una questione 'morale' a riguardo, poiché questo discorso ha delle implicazioni commerciali che poco hanno a che fare con la morale.
Morale è chiedersi se un politico debba prendere così tanti soldi in quanto pagato dal cittadino con le tasse.
La morale nel calcio andrebbe indicata per il rispetto, per i problemi di atti delinquenziali, per il razzismo, per la violenza negli stadi, per la discriminazione territoriale.
Questi sarebbero temi che andrebbero affrontati con toni davvero morali, toni che dovrebbero spingere verso un vero cambiamento che però dovrebbe necessitamente passare dalla cultura della società




Presentiamoci

Mi chiamo Alessio, ho 23 anni ed abito in Sardegna.
Diplomato in Elettronica e telecomunicazioni presso l'istituto tecnico industriale G.Marconi di Cagliari
iscritto dal 2009 nella facoltà di Filosofia dell'Università di Cagliari.
Utilizzerò questo spazio virtuale per inserire riflessioni circa l'attualità, la politica, la cronaca e lo sport, più vari ed eventuali.
Avrò piacere di entrare in contatto con chiunque gradisse esprimere opinioni sulle mie riflessioni.